...è l'inverno 1980-1981, NUOVO GNIKS organizza un concerto a S. Giovanni in Fiore (CS) per sensibilizzare la cittadinanza sulla mancanza di spazi di aggregazione giovanile.

Vengono invitati i REPORTAGE'S, una band di cover dei POOH. Ad essi si aggiunge Giuseppe Oliverio, cantante e chitarrista ritmico e redattore del giornale, che porta nella band un repertorio più vasto, che spazia da Bob Dylan ai Police, da Dalla ai Rolling Stones, ad i primi brani originali.
Il successo del primo concerto trasforma in esigenza la voglia di riproporsi, magari con un brani originali.

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E' il 22 aprile 1981, Cinema Teatro Italia di S. Giovanni in Fiore, la data del primo concerto targato ACQUARAGGIA. Un altro successo, ed ecco che le dodici canzoni proposte avevano già voglia di poter diventare un disco: il primo album "ACQUARAGGIA".

La prima formazione comprendeva, all'epoca;GIUSEPPE OLIVERIO - chitarra ritmica e voce-DOMENICO ARCURI- tastiere e voce (Fuchs)
ANTONELLO OLIVERIO- batteria

VITTORIO MARANO- basso

LUIGI DE PAOLA- chitarra solista

GIOVANNI SPADAFORA- percussioni RENATO PUCCI- chitarra

Grazie all'interessamento di Francesco Martire, paroliere già noto nell'ambiente musicale italiano, c'è un contatto con l'etichetta THE RIDERS di Giuseppe Santoro, e ai primi di luglio ( 1981 ) la band è già a Bologna, in via S.Vitale , nello studio di registrazione del Maestro Ezy Minus, alias Enzo Minuti, già con Louis Armstrong e D. Gillespie nei tour  italiani, che suonerà addirittura il suo sassofono in due brani del nascente 1°disco ("Voglio una divisa" e "Cielo del Sud").Un altro grande musicista collaborò attivamente al progetto: Stefano Magnolfi - al pianoforte (Baffo). Ad essi si unì un'amica carissima della band,Ailide Simoni, maremmana tutto fuoco che impreziosì con la sua voce alcune delle architetture coristiche dei brani. 

 Giuseppe Oliverio aveva conosciuto il romano Renato Pucci (già chitarrista di C.Baglioni), a Firenze, sotto la Loggia dei Lanzi in Piazza Signoria, dove il duo si era esibito per anni ed anni davanti a spettatori di tutto il mondo, rifiutando ogni genere di pagamento, e venendo meno al codice segreto dei musicisti di strada. Il repertorio spaziava da Jackson Browne agli Eagles; da Lucio Dalla e De Gregori a Billy Joel; da Elton John ai Rolling Stones. Allora Piazza Signoria a Firenze poteva definirsi veramente l'ombelico del mondo. Là, in quel preciso momento storico, non s'erano ancora spenti gli echi della rivoluzione culturale, del '68 per intenderci. Tutto era magico. 

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